Capitolo 96
Dopo la nostra tesa conversazione, Max mi ha lasciato solo per qualche ora. Qualche minuto dopo è arrivato del cibo alla porta, tre portate monodose e un assortimento di dessert che mi è stato fatto capire che aveva ordinato per me. Ho ammesso a malincuore che apprezzavo il gesto. Non avevo alcun interesse a condividere un pasto con Max quella sera, ma avevo bisogno di mangiare.
Mi ero sistemata comoda sotto le coperte ed ero quasi sul punto di addormentarmi quando lui è tornato nella nostra stanza ore dopo. Si è cambiato i vestiti in silenzio al buio prima di infilarsi a letto, mantenendo le distanze da me, e ci siamo addormentati con un silenzio teso e imbarazzante tra noi.
Mi svegliai nel buio del primo mattino, godendomi assonnata una sensazione di calore e conforto. Ci misi qualche secondo per realizzare che il lato del mio viso era premuto contro il petto nudo di Max, che si alzava e si abbassava lentamente con il suo respiro addormentato. Ero rannicchiata accanto a lui, rannicchiata nell'incavo del suo braccio, che era drappeggiato attorno al mio fianco.