Capitolo 269
La stanza era avvolta nell'oscurità, senza un solo raggio di luce che ne trafiggesse l'oscurità. Quando l'agente aprì la porta, un fetore nauseabondo gli assalì i sensi, facendolo indietreggiare. Lo spazio era un disastro, disseminato di spazzatura e disordine, appena adatto all'abitazione umana.
Era difficile credere che qualcuno potesse sopportare quelle condizioni per più di un minuto, eppure Michael era rimasto rintanato lì per quattro interminabili giorni.
"Michael. Rimettiti in sesto", ordinò l'agente, entrando nella stanza e sollevando Michael dal pavimento.