Capitolo 392 Non sono cieco
La mano di Eliza che stringeva la tazza si bloccò e lei si sforzò di sorridere. "Anch'io avevo un figlio. Ma non c'è più."
"E ti manca?"
"Sì, certo. Mi manca. Mi manca anche nei miei sogni. Vorrei che fosse ancora qui. Sarebbe vecchio quanto te se lo fosse, perché anche lui è nato a Capodanno quell'anno."