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Indice

  1. Capitolo 501 Gelosia
  2. Capitolo 502 Il Salvatore
  3. Capitolo 503 L'ospite reale
  4. Capitolo 504 Introduzione Reale
  5. Capitolo 505 Ramen di mezzanotte
  6. Capitolo 506 Confronto
  7. Capitolo 507 La Profezia l
  8. Capitolo 508 La Profezia II
  9. Capitolo 509 Il tradimento del compagno
  10. Capitolo 510 Complici nel crimine (Parte 1)
  11. Capitolo 511: Complici nel crimine (Parte 2)
  12. Capitolo 512 Il patto di pace
  13. Capitolo 513 Bracciale di giada (Parte 1)
  14. Capitolo 514 Bracciale di giada (Parte 2)
  15. Capitolo 515 Aiuto inaspettato
  16. Capitolo 516 Fuga per un pelo
  17. Capitolo 517 Ricordi I
  18. Capitolo 518 Ricordi II
  19. Capitolo 519 Posizione preferita
  20. Capitolo 520 L'avvertimento del veggente
  21. Capitolo 521 Sessione di allenamento a caldo
  22. Capitolo 522 Tentazione
  23. Capitolo 523 Chi è geloso, Alpha King?
  24. Capitolo 524 Un appuntamento con il principe vampiro
  25. Capitolo 525 I desideri crudi
  26. Capitolo 526 Darle piacere
  27. Capitolo 527 Nessuna ragione
  28. Capitolo 528 Rivelazioni malvagie
  29. Capitolo 529 Il mio compagno testardo
  30. Capitolo 530 La festa della luna gialla

Capitolo 342 Lei è la mia priorità

"Leonardo non è venuto con te? Spero che ti tratti bene", dissero all'unisono i gemelli, allargando i loro sorrisi maliziosi. Le loro risate sincronizzate riempirono la stanza, un'armonia inquietante che fece rabbrividire Sofia. Cercando di mantenere la calma, Sofia raccolse una risposta, tentando di mascherare il tremore nervoso nella sua voce. "Lui... lui sarà qui da un momento all'altro", rispose, sforzandosi di essere indifferente, sperando di nascondere il palpito del suo cuore. Bella scambiò un'occhiata d'intesa con i gemelli prima di scoppiare di nuovo a ridere.

"Oh, Dio! Ha una lingua", commentò, con evidente divertimento. La stanza sembrò amplificare l'imbarazzo di Sofia, lasciandola senza parole. Sapeva fin troppo bene che la stavano prendendo in giro, giocando con la sua vulnerabilità. "Basta, voi due", intervenne Anna con un avvertimento intriso nella voce, la sua autorità che squarciò l'atmosfera gioviale. La stanza cadde momentaneamente in silenzio, le risate delle gemelle si placarono, mentre incrociavano lo sguardo con la zia. "Zia Anna, non siamo più bambine", ribatté Bella, con una voce venata da un pizzico di sfida. Roteò gli occhi in modo esagerato, un gesto che gocciolava di giovane ribellione. "Stiamo solo cercando di aiutarla a rilassarsi".

Mentre le battute si placavano, tutti presero posto al loro rispettivo tavolo opulento. I maggiordomi scivolarono con grazia nella stanza, vestiti con abiti immacolati, ognuno con piatti adornati con capolavori culinari. Si muovevano con silenziosa precisione, servendo i piatti meticolosamente preparati uno a uno, ogni piatto un'opera d'arte. I maggiordomi, con un'eleganza composta, chiedevano informazioni su ogni pietanza sul tavolo, la loro conoscenza della cucina rivaleggiava con quella degli intenditori. Sofía osservava con stupore, sentendosi come se fosse entrata in un mondo di regalità e raffinatezza.

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