Capitolo 353 Il PDA di mio marito
Il peso delle loro parole crudeli cominciò a sopraffare Sofia, e le lacrime le salirono agli occhi. Percependo la sua angoscia, la guardia del corpo di Sofia, che aveva osservato la scena da lontano, si fece avanti, la preoccupazione dipinta sul volto. "Signora, se vuole, posso fargliela pagare per aver riso di lei", le offrì, con una voce carica di determinazione protettiva.
Sofia, trattenendo le lacrime, scosse la testa. "No, no, per favore. Non voglio fare una scenata", supplicò, con voce intrisa di vulnerabilità.
Negli ultimi giorni, le guardie del corpo di Sofia si erano abituate al fatto che i suoi amici la accompagnassero a scuola. Avevano imparato a riconoscerli e avevano smesso di infastidire gli studenti che si avvicinavano a Sofia.