Capitolo 235
Mantenni un contatto visivo costante con lui, non volendo che mi vedesse crollare. Almeno non più, aveva già preso abbastanza della mia dignità e del mio orgoglio nel corso degli anni. Non gli avrei permesso di prenderne altro.
"Che ne dici se ci sediamo a cena insieme?", disse Kenneth, notando la tensione tra me e mio padre.
Prima che potessimo pronunciare una parola, sentii la mano di Kenneth sulla mia spalla mentre mi guidava lentamente verso la cucina.