Capitolo 114 Libro 2- 33
Melodia Reese
Il calore che era esploso mentre ero arrivata all'orgasmo si accumulò di nuovo tra le mie gambe. La sua vista mi aveva ipnotizzata, a partire dalle sue pupille dilatate. Aveva i capelli rasati di lato, così che sulla fronte erano più lunghi, quasi a coprirgli gli occhi. Le mie mani prudevano per pettinarli all'indietro, per avere una visione chiara dei suoi occhi attraenti.
I suoi zigomi definiti portavano a una mascella forte e cesellata, coperta da una barba lunga fino alle cinque. Era delizioso da guardare, uno spuntino che volevo solo divorare. Il mio sesso si gonfiò al pensiero di quelle labbra succose che mi assaggiavano, guidandomi ancora in un altro mondo di beatitudine. Il problema era che non ero più paziente; avevo bisogno di lui dentro di me.