Capitolo 115 Libro 2- 34
Volpe Draven
Tutto il mio corpo formicolava mentre guardavo la mia compagna sbrigarsi sul letto, il sonno la consumava quasi immediatamente. Ancora avvolto nella beatitudine di assaporare la sua dolcezza, la abbracciai, premendo il mio davanti sulla sua schiena, solo per vedere il mio cazzo agitarsi nel momento in cui il suo culo ci sfregò sopra. Era stato semi-duro, ma nel momento in cui la sua pelle entrò in contatto con esso, il sangue ne riempì i vasi sanguigni.
"Cazzo." Imprecai, stringendola più forte e godendomi la sensazione del suo calore. La caverna odorava di sesso, ma il suo profumo lo sopraffece: dolce e inebriante, come gigli e alcol, che calmava il mio lupo dentro. Sembrava così in pace e rilassata, e così anch'io. Un tentativo di spingere la mia barriera di collegamento mentale mi ricordò che avevo bloccato tutti fuori. Così la sollevai, coprendomi il viso con la mano, quando la voce di mia madre mi inondò la mente quasi all'istante.