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Indice

  1. Capitolo 1
  2. Capitolo 2
  3. Capitolo 3
  4. Capitolo 4
  5. Capitolo 5
  6. Capitolo 6
  7. Capitolo 7
  8. Capitolo 8
  9. Capitolo 9
  10. Capitolo 10
  11. Capitolo 11
  12. Capitolo 12
  13. Capitolo 13
  14. Capitolo 14
  15. Capitolo 15
  16. Capitolo 16
  17. Capitolo 17
  18. Capitolo 18
  19. Capitolo 19
  20. Capitolo 20
  21. Capitolo 21
  22. Capitolo 22
  23. Capitolo 23
  24. Capitolo 24
  25. Capitolo 25
  26. Capitolo 26
  27. Capitolo 27
  28. Capitolo 28
  29. Capitolo 29
  30. Capitolo 30
  31. Capitolo 31
  32. Capitolo 32
  33. Capitolo 33
  34. Capitolo 34
  35. Capitolo 35
  36. Capitolo 36
  37. Capitolo 37
  38. Capitolo 38
  39. Capitolo 39
  40. Capitolo 40
  41. Capitolo 41
  42. Capitolo 42
  43. Capitolo 43
  44. Capitolo 44
  45. Capitolo 45
  46. Capitolo 46

Capitolo 38

Alexander mi toglie la mano dalle mutandine e quasi piango per protesta, finché non mi fa girare e mi solleva da terra. Le mie gambe gli avvolgono la vita e porto la mia bocca alla sua, baciandolo mentre cammina verso il tavolo da pranzo. Il gesto mi ricorda Liam e il mio cuore salta un battito. No. Non riesco a pensare a lui, soprattutto non in questo momento. Alexander mi fa sedere sul bordo del tavolo prima di staccare la bocca dalla mia.

"Sdraiati, voglio il mio pranzo", sorride seducente. Esito lanciando una breve occhiata agli altri. Ethan e Max si scostano leggermente, uno da ciascun lato di Alexander, impedendomi di vedere Jack. Poi mi appoggio sul tavolo, appoggiandomi sui gomiti. "Brava ragazza", elogia Alexander. È molto sicuro di sé con gli altri che lo circondano, non mostra un briciolo del nervosismo di ieri. Sono piuttosto orgogliosa di lui. Infila la mano sotto la mia gonna e afferra l'elastico delle mie mutandine, abbassandole lentamente. Mentre li toglie da entrambi i piedi, mi sfila la scarpa e mi appoggia i piedi sul tavolo in modo che le ginocchia siano piegate. Stringo le ginocchia, in parte perché sono più eccitata che mai in vita mia, in parte per imbarazzo. Alexander mi mette le mani sulle ginocchia e le apre delicatamente.

"Alexander, stai bloccando la vista", brontola Ethan e Alexander mi rivolge un sorriso complice. Li sta prendendo in giro. Ethan perde la pazienza e si avvicina ad Alexander. "Dannazione", geme, dandogli una rapida occhiata prima che Alexander si chini e mi lecchi da dietro in avanti, passandomi la lingua sul clitoride. Grido, così eccitata che sono già pronta a esplodere.

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