Capitolo 26: Obbediente come un cane
Emma andò alla Smith Family Villa in macchina. I suoi occhi lampeggiavano di fastidio e anticipazione a ogni svolta che faceva, mentre lanciava occhiate al suo telefono già silenzioso.
Per così tanto tempo, era rimasta seduta senza far niente mentre gli altri membri della famiglia si approfittavano di lei. Ricordava il modo in cui la schernivano a ogni risposta sbagliata o il modo in cui ridevano ogni volta che "sbagliava". Ora che la situazione si era capovolta, avrebbe garantito che la casa si sarebbe riempita di un caos sconfinato.
Non appena la cameriera la vide entrare, chinò immediatamente il capo. "Terza Signora."