Capitolo 98 - Colpa
Jean
Ho sempre pensato di essere una brava madre, ma in questo momento mi sento una schifezza. Le parole di Ethan mi risuonano nella mente come una campana incessante. Non riesco a smettere di sentire come ha descritto i miei sforzi per far riunire i cuccioli. Aveva ragione - su tutto. Aveva ragione su quanto fossi stata sconsiderata riguardo ai sentimenti dei cuccioli, aveva ragione sulla mia determinazione a portare avanti il mio piano senza mai fermarmi a considerare se avesse ancora senso, e aveva ragione sul fatto che mi stavo lasciando dominare dalla paura.
Certo, il problema nel riconoscere la propria paura è che non scompare una volta che la si conosce. Non è come in un sogno, dove una volta capito che nulla di ciò che sta accadendo è reale, si può cambiare il corso degli eventi o svegliarsi. La paura è fin troppo reale, e per quanto io voglia curarla, non è così che funzionano gli esseri umani. Non posso semplicemente desiderarla.